#1 - La fine della querula
La guardo, e mi accorgo con piacere che mi sta guardando. So che sta per fare la domanda fatidica, che ho atteso a lungo preparando per giorni e notti la risposta a effetto. Attraverso la folla come se non esistesse, defalco gli impedimenti della materia come guidato da forze magnetiche, sono a pochi passi da lei ed ecco…
“Qual è stato l’ultimo libro che hai letto?”, profferisce seducente una sgraziata bambolina russa con delle natiche da fare invidia a Giunone. Mi volto verso di lei sfoderando un sorriso a sessantaquattro denti e rispondo allusivo:
“Come fare davvero male in 10 lezioni. Manuale sicuro del sesso sadomaso lesbico”. E tiro dritto certo di averla stesa, pronto a fare partire la marcia trionfale dell’Aida sul lettore MP3 -se solo funzionasse! Allora fingo che un coro angelico stia per intonare la marcia trionfale dell’Aida (per la cronaca: nella sequenza precedente c’era un’evocativa cavalcata delle valchirie). Ma serafini e cherubini s’interrompono al primo trillo di trombe: la creatura insiste.
Insiste?! Sono assalito dalla frustrazione, sono indispettito, sono colto da una forma divina di disappunto, sono Barbara D’Urso quando s’è rotta un’unghia. Sembra che “il Deuteronomio” funzionasse meglio. Devo trovare un’altra risposta per la prossima volta.
“Posso farti un’altra domanda?”
“No”, e continuo per la mia strada, quando la vocetta querula mi interpella ancora. Dapprima ho una sensazione di spaesamento misto a incredulità, poi di irrigidimento dei nervi del collo, alla fine mi sento divenire la signora Hulk quando il marito tira tardi la sera.
La querula: “Perché?”
Perché?! Devo darne conto a te? Insolente. Adesso ti indico il tuo giusto posto nel mondo.
Mi volto con l’espressione comprensiva e pacifica di un panzer a Stalingrado nel ’43. E mi scateno, con tutti i demoni dell’Inferno seduti sulle panchine a prendere appunti.
“Qual è stato l’ultimo libro che hai letto?”, profferisce seducente una sgraziata bambolina russa con delle natiche da fare invidia a Giunone. Mi volto verso di lei sfoderando un sorriso a sessantaquattro denti e rispondo allusivo:
“Come fare davvero male in 10 lezioni. Manuale sicuro del sesso sadomaso lesbico”. E tiro dritto certo di averla stesa, pronto a fare partire la marcia trionfale dell’Aida sul lettore MP3 -se solo funzionasse! Allora fingo che un coro angelico stia per intonare la marcia trionfale dell’Aida (per la cronaca: nella sequenza precedente c’era un’evocativa cavalcata delle valchirie). Ma serafini e cherubini s’interrompono al primo trillo di trombe: la creatura insiste.
Insiste?! Sono assalito dalla frustrazione, sono indispettito, sono colto da una forma divina di disappunto, sono Barbara D’Urso quando s’è rotta un’unghia. Sembra che “il Deuteronomio” funzionasse meglio. Devo trovare un’altra risposta per la prossima volta.
“Posso farti un’altra domanda?”
“No”, e continuo per la mia strada, quando la vocetta querula mi interpella ancora. Dapprima ho una sensazione di spaesamento misto a incredulità, poi di irrigidimento dei nervi del collo, alla fine mi sento divenire la signora Hulk quando il marito tira tardi la sera.
La querula: “Perché?”
Perché?! Devo darne conto a te? Insolente. Adesso ti indico il tuo giusto posto nel mondo.
Mi volto con l’espressione comprensiva e pacifica di un panzer a Stalingrado nel ’43. E mi scateno, con tutti i demoni dell’Inferno seduti sulle panchine a prendere appunti.
Etichette: frammenti di diario mitico
5 Comments:
Sono seriamente preoccupato per la mia piccola Molly Bloom del valdarno inferiore che ritrovo in evidente sindrome da clausura sfinterica alienata in espedienti intellettuali da dandy vittoriano ex post.
valdarno superiore tesoro, valdarno superiore... basso e alto corso del fiume... basso: presso la foce... valdarno superiore
Inferiore? a me?! tsk!
si risulta sempre pedanti nel rimarcare di avere ragione ma la tua boria nn merita di restare impunita. nonostante i rudimenta semiologici che ti ho pazientemente impartito in tempi recenti le tue categorie topologiche appaiono ancora terribilmente fumose. le equazioni che proponi contengono in sè la risposta all'inutile rovello (basso:alto=inferiore:superiore=pisa=firenze) ma poiché la tua pedissequicità è seconda solo alla tua insolenza ti spiattello anche la fonte ufficiale augurandomi di ricevere in ritorno soltanto l'eco del tuo Tonfo: "Con il nome di Valdarno inferiore si indica la piatta pianura alluvionale che, senza confini precisi, ma convenzionalmente disegnata tra Montelupo fiorentino ed Empoli subentra gradatamente ai dolci rilievi collinari per sfociare sul Tirreno", Touring club italiano, Toscana. Milano:2005.
Capisco solo adesso che c'è un fraintendimento di fondo, ma mi preme piuttosto mettere in evidenza come io goda nel sapermi ancora in grado di suscitare, nonostante tutto, tali reazioni.
Ad ogni modo, essendo io la fonte, non posso certo stare nel Valdarno Inferiore. Ti prego, in futuro, di avere migliore considerazione di me.
Cordialmente,
Piss-ano
potresti provare con un balbettante "io analfabeta...no leggo no scrivo..." e tirar dritto....una volta ha funzionato, ma queste cosiddette "creature" sono talmente cretine da non capire l'ironia e rischieresti di vederti appioppare un corso in 64 lezioni di apprendimento veloce della grammatica e del lessico italiani...
in effetti, forse, potresti riuscire meglio ringhiando "io uccido".....
Posta un commento
<< Home